martedì 27 maggio 2014

IL MISTERO DEL “ VAMPIRO” A LONDRA:
Londra 1899. Iniziano una serie di omicidi inspiegabili, morti dissanguati e assenza di sangue
solo due fori sul lato sinistro del collo che fecero pensare a un morso.
Ad indagare c’erano il detective Holmes e il medico Dottor Watson, dicendo che sia il caso più difficile in cui si fossero imbattuti. Sulla scena del crimine Holmes trova solo segni di trascinamento e nessun segno di lotta, deduce che il cadavere ha assunto del Cloroformio, una sostanza per far perdere i sensi alle vittime. La prima cosa che cercarono Holmes e Watson è un testimone o un qualcuno che potesse vedere o sentire qualcosa di strano, da lì a poco intravidero  un mucchio di cartoni e un uomo di circa 45-50 anni, probabilmente un barbone del luogo, gli chiesero:
“ Salve buon uomo, lei vive in questo quartiere?” e lui rispose con aria un pò traumatizzata:
“ Si...cosa volete da me?” il nostro detective vide che l’uomo era spaventato, infreddolito e affamato e capì che quel vicolo era la sua casa, allora gli chiese:
“ Non si spaventi, io sono il detective Holmes e lui il medico Watson.”
e l’uomo rassicurato rispose:
“ Mi chiamo Larry Swan, di cosa avete bisogno?”
“ Non vogliamo niente, solo sapere se ieri notte ha visto o sentito qualcosa di strano...”
Lui allora, anche se impaurito, rispose:
“ C’era un uomo, con cilindro e mantello...l’ha presa all’improvviso ma la donna non ha fiatato...le ha messo qualcosa sulla bocca, un fazzoletto...credo...”
Allora Holmes chiese:
“ è riuscito a vederlo in faccia?”
Ma l’uomo disse:
“ No, era buio, ma dopo averla fatta svenire ha aperto la sua borsa e le ha messo qualcosa al collo...”e aggiunse: “ sembrava una borsa che usano i medici”.
Holmes e Watson si guardarono in giro e notarono che gli omicidi si sono consumati attorno al perimetro di una clinica medica, il cui primario era il Dottor Louis Hamilton.
I due detective decisero quindi, di andarlo a interrogare. Il dottore gli accolse molto freddamente , dicendo di non aver sentito nulla e di aver lavorato la sera prima, fino a tardi.
Holmes si guardò intorno, e notò una scrivania vuota e chiese:
“ Lei è solito a lavorare da solo, o ha una segretaria?”
Il dottore un po infastidito, rispose:
“ Lavoro da solo dà un po, l’ultima segretaria ha dato le dimissioni, perchè le ore di lavoro erano troppe. Come le ho detto resto fino a tardi la sera .”
I nostri detective escono dalla clinica, e incontrarono una donna anziana di circa 58 anni con delle cartelle cliniche in mano; Holmes la fermò di stinto e le chiese:
“ Buongiorno signora, scusi se la disturbo, lei è una paziente del Dottor Hamilton?”
la donna sorrise e rispose:
“ No giovanotto, sono la sua segretaria...sono in ritardo devo andare”
Holmes le chiese ancora:
“ Solo un momento, noi siamo il detective Holmes e lui e il mio caro medico Dottor Watson, stiamo indagando sugli omicidi che si sono verificati in questi ultimi mesi e che hanno avuto luogo propio in questo quartiere di Londra... Ieri sera il Dottor Hamilton ha lavorato fino a tardi?”
e la signora rispose:
“ Mi chiamo Rose Potter,e non credo perchè io sono andata via alle 8:00 e lui stava preparando la sua borsa...probabilmente ha fatto una visita domiciliare...”.
Sapendo questo, i due detective non ebbero dubbi, rientrarono nella clinica in cerca di prove.
Il dottore impallidì vedendo i due detective perquisire il suo studio. Ma Watson, ebbe un intuizione e disse a Holmes: “ Non sono le carte che dobbiamo cercare, ma il sangue!”
e Holmes rispose: “ A fresco! quindi dobbiamo cercare un ambiente umido e freddo.”
I due detective scesero nel magazzino, dove vi erano medicinali e un contenitore chiuso con il lucchetto.
Holmes sparò e aprì il lucchetto e trovò quello che cercarono:
Sacche piene di sangue immerse nel ghiaccio.
Il dottore fu arrestato e durante l’interrogatorio spiegò la sua situazione:
“ Ho bisogno di nutrirmi di sangue, perchè ho scoperto di essere affetto da una malattia che non mi permette di stare al sole e giorno per giorno fa invecchiare tutti i miei organi vitali e di conseguenza invecchia anche la mia pelle e il mio corpo, questa malattia si chiama Morbo di Gunther, o come la chiamo io...Vampirismo: grazie al sangue delle mie vittime, riesco a vivere una vita più “Normale”...sono consapevole che ormai per me è finita...”

Il dottore andò in carcere, e morì dopo circa 3 mesi: il suo cadavere era devastato dalla vecchiaia... ma aveva solo 35 anni.

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