Il caso della mela
Una signora in una giornata calda di estate corse allo
studio di Sherlock Holmes e gli chiese se poteva svolgere un’ indagine, Holmes
accettò e fece sedere la signora che iniziò a parlare di quello che era
successo e disse – sig.Holmes oggi ero andata al mercato a comprare delle
verdure e vidi vicino alla bancarella della frutta un ragazzo che cadde a terra
dopo aver mangiato una mela strana,comprata proprio a quella bancarella e
subito dopo sono venuta da lei
– Holmes chiese – Di che colore era quella mela?
– e la
signora rispose – Non ho visto bene sig.Holmes ma era un po’, però anche io ho
comprato della frutta ed era di un colore naturale
– e Holmes disse – mi può descrivere la persona che stava alla
bancarella?
– e la signora disse – certo ma non ce n’era solo. C’era anche una
coppia di spazzino
– e Holmes
– cercherò di risolvere il caso in quel momento arrivò Watson che era affamato,
così la signora Hudson gli preparò uno spuntino.
Ma lui non fece in tempo a sedersi che arrivò Holmes a
dirgli che avevano una nuova indagine, dato che Watson era arrivato in ritardo,
strada facendo gli spiegò tutto.
Arrivai al mercato videro la bancarella della frutta e
Holmes chiese: –
come si chiama il ragazzo morto? – e la ragazza di nome Samantha disse – si
chiama Jack ma noi non c’entriamo niente con la sua morte
– però ora fece una domanda Watson – Conoscete
quel ragazzo? – e rispose il ragazzo di nome Francis – si è
il nipote di una signora anziana che abita in Regent street n°11 noi lo
conosciamo molto bene, perché viene sempre da noi a prendere la frutta. Però la
frutta che vendiamo noi è di ottima qualità ed è strano che sia morto per una
semplice mela
–
Holmes rispose – grazie per l’informazione
– Dopo aver fatto qualche domanda , Holmes e
Watson andarono a casa di questa signora. Holmes bussò alla porta e la signora
chiese chi era e Holmes rispose che era un investigatore e che stava
investigando con il suo socio per capire chi aveva ucciso il nipote.Così li
fece entrare.La prima domanda la fece Watson e chiese:
-Per caso suo nipote
aveva litigato di recente?
-e la signora rispose- si aveva litigato con un suo compagno
di quando andava a scuola
-Holmes poi disse- l’ha mai visto uscire di nascosto?
-e la signora rispose- no non l’ho mai visto uscire di
nascosto
-ed Holmes rispose-la ringrazio per aver collaborato
- i due investigatori, dopo aver fatto qualche domanda alla
signora, ritornarono a casa dove la signora Hudson aveva preparato una
deliziosa cena.
Appena ritornati Watson si sedette a mangiare, mentre Holmes
si sedette sulla poltrona e dopo tre pipe gli venne un’ idea che disse pure a
Watson. L’idea era di andare a casa di Michale ed interrogarlo, i due chiesero
alla nonna di Jack dove fosse la casa di Michale e lei gli disse che si trovava
a in via Old street n°23 .E i due andarono a casa, e bussarono alla porta e
rispose proprio Michael che li fece entrare, li fece sedere e da li iniziarono
l’ interrogativi. La prima domanda la fece questa volta Holmes e gli disse:
-Ti è dispiaciuto per la morte di Jack pure se avete
litigato?
-e lui rispose che avuto quello che meritava. Holmes e
Watson furono sorpresi dalla risposta del ragazzo e gli fecero un’altra
domanda:
-Per caso dopo la sua morte sei andato a vedere il cadavere?
-e lui disse-si perché pur avendo litigato mi dispiaceva.
-Holmes però notò in un cassetto una siringa con un liquido
mortale all’interno -e disse
a Michael- hai della frutta?
-e lui- si delle mele.
-Holmes disse- me ne dai una?
-e Michael-certo
-Holmes gli chiese di prendere la siringa che aveva visto
nel cassetto
-Michael disse-quale siringa?
-e Holmes-quella nel cassetto.
- lui la prese e glie la diede Holmes prese la mela con
l’intenzione di ignettare il liquido,però poi Michael disse:
-fermo sono stato io, l’ho ucciso io con il veleno messo
nella mela,sapev che lui sarebbe andato a comprare le mele e quindi ho lasciato
una mela nel suo cestello che poi si è mangiato.
-Holmes disse- perché l’hai ucciso?
-e rispose- perché mi ha rubato la ragazza e mi sono
innervosito.
-Holmes disse- per questa volta te la faccio passare liscia
ma la prossima volta stai attento.