mercoledì 9 aprile 2014

Il misterioso caso di Loren
Era il 9 maggio del 1800 e io e Holmes stavamo pendendo il thè come al solito,sdraiati sul divano e Holmes mi disse:
«Watson che noia , è da due settimane che nessuno viene a chiedermi la soluzione di qualche caso»
«Non si preoccupi Holmes arriverà qualcuno»
«Ha ragione Watson»
Dopo circa 40 minuti era arrivato Mrs .Hudson per dirci che c’era un ragazzo che voleva chiedere un parere a Holmes in un caso e lui disse di farlo accomodare. Appena entrato disse:
«Buongiorno»
«Buongiorno, faccia come se fosse a casa vostra. Dunque di cosa si tratta?»
«E’ morta la mia ragazza Loren»
«Per prima cosa parlaci un po’ di te e poi di quello che è successo»
«Si dunque mi chiamo Andrew, ho 20 anni e lavoro come cameriere in un ristorante»
«Allora Andrew lei è per caso un ex criminale?»
«O … sì signore ma ora sono cambiato, comunque, come lo ha capito?»
«Semplice dai capelli lunghi e dallo strano orecchino a perla a destra, classico dei criminali»
«Non so cosa dire ….. »
«Allora mi racconta cosa è successo alla sua ragazza?».
« Si, dunque, era il 5 maggio ed io ero appena arrivato a Londra con il mio cavallo bianco e incontrai questa splendida ragazza al parco, il suo nome era Loren, però era lì con un altro ragazzo, ma era talmente bella che andai da lei e a quanto pare anche lei era interessata a me, allora lasciò il suo ragazzo William per fidanzarsi con me».
«La prego continui, è molto interessante».
«Due giorni dopo cioè il 7 maggio, per essere più precisi. Era il giorno in cui compivano due anni che stavano insieme e Wlliam gli regalò un carillon con la ninna nanna che cantava la madre di Loren ormai morta sette anni fa. Quando Loren disse a William che stava insieme a me fecero una lunga discussione: “Non mi lasciare stiamo talmente bene insieme, no ora non ti amo più.....».
William se ne andò con il cuore infranto, riprendendosi il carillon. Il giorno dopo alle 4.30 di pomeriggio Loren era morta. Da quel momento in poi non so più niente».
«Bhe è una storia molto interessante mi piacerebbe descrivere William?».
«Certo, è altro e magro, capelli e occhi marroni a mandorla e da quando si è lasciato con Loren è diventata una persona antipatica e arrogante»
«Non mi sa dire altro, per esempio se ha qualche passione?».
«Non ne ho idea, ma forse credo che vada a cercare a cricket in via Work Street il sabato sera».
«Grazie, grazie mille ora se ne vada».
« Buonasera, allora».
«Buonasera a lei».
«Watson cosa ne pensa?».
« Potrebbe essere stato chiunque, una persona che voleva qualcosa da lei, non lo so Holmes. Quello che sono è che adesso è ora di cena e la signorina Hudson ci ha preparato il pollo con le patate».
«No, Watson il dovere ci chiama dobbiamo risolvere il caso».
« Ma proprio ora Holmes, è tardi!».
« Si Watson oggi e sabato».
«E allora Holmes cosa c'entra?».
« Allora non è stato attento mio caro Watson. Andrew ha detto che il sabato William va a giocare a cricket».
«Ah... ora ho capito Holmes andiamo».
Ci avviammo lungo questa strada abbandonata, piena di nebbia e trovammo questa porta, entrammo e trovammo questo tipo, come aveva descritto Andrew.
«Mi scusi lei e il signor William?».
«Mi presento sono Sherlock Holmes e sto indagando sul caso della sua ex Loren lei sa qualcosa per caso?».
«Cosa volete da me, io non so niente, andatevene».
« Solo una cosa, dov'era ieri alle cinque del pomeriggio?».
« Non sono affari vostri, ora andatevene».
“ Va bene, ma ci rivedremo molto presto William».
«Holmes pensi che sia stato William?».
«Io credo proprio di sì, Watson. È ovvio, era geloso di Andrew e l'ha uccisa, ora basta trovare le prove».
Andammo dal proprietario in questo posto e chiesi se William fosse stato qui l'8 maggio alle cinque e rispose che era qui alle 5.30, però si era avviato alle cinque da casa.
« Quindi era per strada..... interessante Watson».
Andammo a chiedere nei negozi se avessero visto qualcosa e in effetti si. Allora mi ricordai che William aveva le scarpe sporche di polvere e una macchia di sangue sulla maglia. A questo punto era tutto chiaro: era stato lui. Io e Holmes andammo in Work Street, una strada buia e tenebrosa dove stavano costruendo una casa. Questo voleva dire che li c'era tanta polvere. Arrivati a destinazione vidi un negozio di armi. Entrammo e chiedemmo se giorni fa un ragazzo alto, magro, capelli e occhi marroni fosse andato al di per comprare un'arma e il proprietario rispose:
« Sì certo è venuto qui il 7 maggio per comprare un coltello».
A questo punto chiamammo Andrew per dirgli che forse il colpevole e appena finito di discutere chiamammo la polizia e arrestarono William.
« Grazie Holmes ancora una volta ci ha aiutato a trovare un altro colpevole».
Holmes felice e soddisfatto se ne andò a casa a prendere un'altra tazza di tè.

Maria Assunta Ciliberti


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