mercoledì 16 aprile 2014

Il candelabro del boscaiolo
Oggi, 18 ottobre 1891, io e il mio amico Holmes, aspettavamo il signor Brockett, proprietario terriero delle campagne nord londinesi, nel nostro ufficio.
Ad un certo si sentì suonare il campanello.
-Scusi tanto signora Hudson- disse Holmes, allo squillo del campanello- ma è arrivato il signor Brockett, vecchio proprietario terriero nordico di Londra ed è in totale ritardo. Watson, venga con me nell'ufficio, le serviranno appunti.
-E non finiamo di mangiare?- chiesi ma Holmes non mi rispose e si precipitò verso la porta come un cane che insegue il padrone. Poi, aprì la porta, e disse al signore …
-È in ritardo  … - e non concluse.
-Io non sono in ritardo, ho portato la posta come sempre!- disse … il postino e Holmes ritirò la posta e chiuse la porta delicatamente, completamente spaventato.
Iniziò a leggere la lettera:
18 ottobre 1891
Caro signor Holmes,
sono il signor Brockett, del 71 di August Little Street,
mi scuso di non essermi presentato al nostro incontro, ma oltre al caso del furto del candelabro d'oro, oggi sono state uccise mia moglie e mia figlia di tredici anni e siamo rimasti solo io e mio figlio di diciassette anni. Le chiedo un semplice favore: di incontrarci alla stazione ferroviaria per partire verso Liverpool, città natale di tutta la mia famiglia.
L'aspetto domani alle nove in punto.
Mr. Henry Brockett
Io e Holmes tornammo in cucina e subito dopo andammo a dormire.
Alle otto in punto, Holmes mi svegliò di colpo e mi disse di correre a fare colazione. Alle nove ancora non arrivava nessuno. Ad un certo punto, circa le nove e mezza, un signore basso, grassottello, pantaloni e scarpe infangate quasi il doppio, anzi il triplo dei pantaloni e aveva anche barba e pizzetto.
-Cosa le è successo signor Brockett?- gli chiesi.
-Ma come Watson!- esclamò il mio  il mio amico- Lei è venuta da una campagna, terreno fangoso il quale ha piovuto da poco e ha avuto un imprevisto, vista l'ora, ed è caduta a terra.
-Wow!- disse Brockett- Lei è un mago e ha completamente indovinato.
Ma Holmes laanciò uno sguardo tenebroso e offeso.
-Meglio andare, il treno è arrivato.- E ci avviammo verso il luogo in cui si doveva fermare.
Nel frattempo, Holmes iniziò l'interrogatorio.
-Mi dica, signore, dov'è suo figlio?- chiese Holmes.
-È a casa.
-Solo?
-No,con mio fratello che anche lui ha rischiato di morire sul colpo nella sparatoria con la moglie, la signora Johnson.
-Senta, signore, mi descriva prima suo figlio, poi suo fratello e infine la signora Johnson.
-Sembra impaurito a descriverli, signore.- dissi.
-No, è che sono preoccupato. Comunque, mio figlio si chiama Mark ed è alto circa due metri, biondo, robusto e ora ha le stampelle per una grave frattura al piede.
-Benissimo, continui, ah e Watson spero che abbia portato il necessario(libretto degli appunti, pistola e lampada a petrolio).
-Sì, sì, non si preoccupi Holmes – risposi con tono squillante al mio compagno.
-Va bene, mi scusi signore, può continuare.
-Mio fratello, James, è alto quanto me ed è meno grasso. Veste sportivo e abita a circa cinquecento metri da casa mia e ha l'orecchio sinistro bucato.
Holmes alzò le sopracciglia di colpo e con gesti mi disse di appuntare ogni minimo particolare.
-E suo fratello, è più grande di lei?
-No, ha cinque anni meno di me.
-Continui.
-La moglie, Miss Johnson, di media altezza. Ha una passione per le sostanze naturali, infatti lei è e scienziata ed è magra.
-Ci sono altre persone nei dintorni?
-No, tranne il boscaiolo Matt Watson, morto due anni fa, ma ancora vivo.
-E perché dice che è vivo?
-Non posso dirlo.
-E perché?- chiesi impaurito.
-Non posso e basta! –rispose Brockett urlando.
-Ho letto solo del furto sui giornali. Mi racconti, invece, degli omicidi.
-Beh, io e la mia famiglia eravamo a casa quando arrivò la polizia e ci disse di andarcene da lì, ma noi non ce ne andammo. Il giorno dopo ci vennero a suonare la"THUGS OF LONDON", formata da Amaru, Marshall e Curtis, ma, stranamente, non mi derubarono nulla. La mattina seguente non trovammo più un dono prezioso dato alla famiglia: il candelabro d'oro.
-E di questo ne avevo già sentito parlare. Continui e cerchi di approfondire.
-Non avvisammo nessuno del furto, ma solo i giornalisti per chiedergli di scrivere il successo sui giornali.
-E venne qualcun altro a reclamare?
-Veramente, signor Holmes- disse Brockett a voce bassa- il signor Amaru , ci venne a bussare e ci chiese di farlo restare lì per un po' di tempo ,ma ...
-Ma? Cosa ma?
-Continuerò dopo, siamo arrivati.
Ma io notai dietro una porta del treno, nella penombra, un uomo vestito di nero che ci spiava dal primo momento. Mentre ci avviavamo verso csa di Brockett, Holmes chiese lui di proseguire.
-Ma Curtis e Marshall erano stati sparati ed egli aveva visto l'uomo in faccia. Era il boscaiolo.
-Il boscaiolo?- domandò Holmes con un tono di voce altissimo.
-Sì, proprio lui.
-Quando è successo il fatto? Se non mi sbaglio due anni fa?
-S', ma il fatto è successo due mesi fa.
-Ah, capisco capisco. Vada avanti.
-Nella notte, Amaru, morì sparato. Ma quello che non capì era come. La finestra non era forata.
-E non ha sentito se era uscito o aveva aperto la porta?
-No, il cadavere era dentro casa, ma la cosa  che mi sorprende è che non c'erano più né mia moglie né mia figlia. Così andammo io e Mark nel bosco a cercarli e trovammo non due, ma quattro cadaveri, più quelli dell'associazione.
-Senta, questo boscaiolo, com'era  e come lo vide Amaru? Diverso da quello che conosceva?
-Quello che conoscevo era basso, anziano di circa sessant'anni, con la gobba, capelli e barba bianca e non si teneva quasi per niente in piedi e quando qualcuno antipatico lo disturbava prendeva un coltello da cucina e lo uccideva. Egli morì a sessantatre anni.
-Quello di Amaru vorrei sentire ora.
-Era un giovanotto di circa trentacinque anni ed era tutto il contrario di quello anziano. Era alto, magro-robusto e vestito di nero come un'ombra e …
-Si fermi un attimo- dissi urlando- ho visto un uomo simile!
-Le ha visto il volto Watson?- mi chiese Holmes con aria contenta.
-Sì, era circa un metro e settanta come lei Mr Brockett, grassottello … eh, non grassottello, mi sbagliavo. Era magro e alto, capelli neri col cappello come il suo Holmes e aveva poca barba e appena appena dei baffetti e di circa trentacinque anni.
-Signor Brockett, lei conosce questo individuo?
-Ma sì, certo! È mio cugino Paul Brockett e vive con miss Sampson.
-Con miss Sampson? E suo fratello?
-Anche lui vive con loro.
-Watson, ho capito dove si trova il candelabro e di sicuro scoprirò l'omicidio.
-E dove si trova- chiesi.
-A Londra, nella nostra via ma ad un indirizzo diverso, il 121 ed è sotto il pavimento della la cucina, attaccato ad una bomba ed è la casa della "THUGS OF LONDON".
Prendemmo il treno, e dopo due ore arrivammo a destinazione.
-Oh mamma di tutte le grazie- urlò il signor Brockett.
Entrati in casa trovammo la signorina Sampson legata ad una sedia e Paul Brockett morto ucciso con un coltello in mano.
Andai a liberare la signorina e iniziò a parlare un po' balbettando:
-I-i-il bo-bo-bosc-sc-scaiolo è vi-vi-vivo.
Andiamo a scavare sotto la cucina e troveremo i nostri oggetti.- disse Holmes.
Avvicinò la lente per terra per trovare un forellino, il quale erano nascosti gli oggetti e trovandoli si sentiva sempre più il ticchettio della bomba. Finito lo scavo, Brockett sbatté la pala contro la bomba che smise di fare tic-tac.
La signorina disse che era stato James, che uccise il cugino per rancore e che anche lei doveva morire col candelabro.
Lo voleva fare per follia, è un pazzo, ed ha degli attacchi di anormalità disse la signorina.
-No!- esclamò Holmes- Si comportava così perché faceva parte di un'associazione di delinquenti e di sicuro aveva il lobo dell'orecchio sinistro bucato.
-Eccolo, eccolo!- urlai.
-Forza rincorriamolo, non può andare molto lontano.
E invece sparì. Subito sentimmo uno sparo provenire da dietro un locale. Corremmo più in fretta che potemmo e una volta arrivati sul posto trovammo James che aveva appena ucciso il fratello.
Holmes andò  incontro a James, gli afferrò il braccio e glielo piegò dietro la schiena, poi gli fece uno sgambetto e lo bloccò a terra.
-Meglio chiamar la polizia per questo maledetto- disse Holmes.
Tornammo a casa dopo tre giorni e gli chiesi come avesse fatto a risolvere il caso, ma Holmes preferì non dirmelo in quel momento per godersi ancora un po' la tranquillità rimanendo sul divano a fumare la sua pipa e rilassarsi.

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