mercoledì 9 aprile 2014

IL GRADINO TRABALLANTE
Era l’anno 1890 ed era una mattina di dicembre precisamente erano le 8:00 e Holmes e Watson stavano facendo colazione quando arrivò  Mrs Hadson con una ragazza su vent’anni con quei suoi occhi verdi ancora lucidi per aver pianto,si presentò e disse che si chiamava Megan Wilson.
Lei aveva capelli castani e li portava spesso legati in una acconciatura, sembra che veste molto elegante e ha una pelle bianca e vellutata tanto bianca che sembra di ceramica.
Appena la vidi mi si illuminarono gli occhi solo vedendo le sue labbra carnose e a cuoricino.
Holmes«Si accomodi Signorina Wilson»Holmes mi sorrise credo vedendo la mia faccia da pesce lesso.
Holmes«Allora signorina Wilson perché porta con se sempre quell’ombrellino?»Io rimasi scioccato non avrei mai dedotto che portasse con sé sempre quell’ombrello.
Sign.Wilson«E lei come fa a sapere del mio ombrello?»
Holmes«Allora,per primo ha una pelle bianca e vellutata segno che non ha preso mai un pò di sole,po la punta del suo ombrello è rovinata segno che e da tanto che c'è l'ha e credo che se lo porti sempre anche per una passeggiata,così,camminando,lei lo appoggia a terra e la punta si rovina.»
Sign.Wilson«Ah mi scusi signorina Wilson,lui è il signor Watson il mio aiutante,Watson prende
appunti»
Sign.Wilson«Ieri stavo facendo colazione e chiacchierava con la mia domestica quando…»
Holmes«Mi scusi di cosa parlavate? »
Sign.Wilson«Mi stavo sfogando un po perché due giorni fa mia madre è morda cadendo dalle scale,lei già aveva problemi di vista da piccola era rimasta cieca e se prendeva qualche colpo alla testa ritornava o di nuovo cieca oppure poteva morire»mentre parlava le scese una lacrima.
Holmes« Bene,allora signorina Wilson continui!»
Sign.Wilson«Così mentre parlavo con la domesticami disse che mio padre era scomparso subito dopo la morte di mia madre,anche se tutti mi dicevano che era via per lavoro.»
Watson«Signorina Wilson ma lei in casa non ha notato nulla di strano?»
Sign.Wilson«A parte che i miei genitori litigavano spesso nell’ultima settimana nulla.»
Holmes«Bene se non le dispiace dovremmo venire a vedere la vostra casa,Watson prenda il suo cilindro e il bastone e andiamo.».
Andarono insieme dalla signorina Wilson nella sua villa. Era una villa molto grande appena entrai,vidi subito un grande camino,poi notai le scale molto antiche sembravano le scale di un palazzo reale.
Holmes«Queste sono le scale dove è caduta sua madre?A mi scusi come si chiama sua madre?»
Sign.Wilson«Si chiamava Amanda Rossi lei aveva origini italiane,era una donna sui 43 anni,aveva un carattere dolce ed era molto calma,anche lei vestiva sempre elegante aveva degli occhi stupendi erano verdi con qualche riflesso azzurro…Ah si sono quelle le scale.»
Holmes«Ha origini italiane?Per caso aveva una buona eredità?»
Sign.Wilsom«Si tutti questi privilegi li ho grazie e mia madre»
Holmes annuì con la testa,iniziò a cercare indizi ma guardò solo sulle scale,trovò solo una stranezza,’’ un gradino traballante’’
Holmes«signorina Wilson questo gradino da quanto traballa?
Sign.Wilson:«credo da quattro giorni»Holmes capì che era stato fatto apposta  e disse«grazie signorina Wilson,e stata molto d’aiuto»e mentre si incamminarono verso l’uscita Watson parlò finalmente.
Watson«A a a a arrivederci signorina Wilson»
Holmes e Watson tornarono a casa Holmes andò direttamente nella sua stanza a fumasi la sua pipa,ma non riuscì a trovare nessuna soluzione rimase chiuso lì dentro per ben tre giorni senza mangiare e dormire.
Così il quarto giorno uscì e disse a Watson di prepararsi che dovevano andare da Mycroft  il fratello di Holmes.
Quando arrivarono Holmes chiese a Mycroft di aiutarlo,anche perché è strano che Holmes non riesca a risolvere un caso .Holmes raccontò tutto ciò che sapeva e che pensava
Mycroft«Allora mi stai dicendo che lui è scomparso!»
Holmes«Già è scomparso lasciando la figlia sola».
Io li fissavo ed erano inquietanti quando Holmes e Mycroft parlano,perché a volte si capiscono solo con lo sguardo.
Mycroft«Scusa Holmes mi puoi dire come si chiama?»
Holmes« Si chiamava Erik Wilson»
Mycroft«Watson lo sai descrivere?»
Io rimasi perplesso come fa a pensare che io lo sappia descrivere.
Watson«Allora è un uomo sui 49 anni, ha degli occhi scuri da far paura, se ricordo bene ha a una barba lunga e nera, e in ogni foto aveva un bastone diverso in base a come si vestiva»
Mycroft«Ricordi molto bene»
Holmes«Allora ci puoi aiutare?»
Mycroft«Voi mettete al sicuro la ragazza, che tanto domani pomeriggio vero le cinque la ragazza dovrà scendere  per prendere il thè lui sarà lì»
Cosi  corsero a casa della signorina Wilson andò a dormire a casa di Holmes e Watson così non le sarebbe accaduto niente.
Il pomeriggio dopo Holmes,Watson e la signorina Wilson si fecero trovare alle cinque nascosti ,subito dopo come per magia apparve il signor Wilson.
Holmes e Watson dissero alla signorina Wilson di andare nella sua stanza e quando il padre l’avrebbe chiamata lei non sarebbe dovuta scendere e avrebbe dovuto dire se poteva salire lui a quel punto lui sarebbe salito e si sarebbe inventato qualcosa per farla scendere e così le chiese se voleva andare a fare una passeggiata per spiegarle l’accaduto e la sua scomparsa,lei gli disse di si,ma mentre stavano per scendere lei disse«Padre scenda prendo l’ombrello e la raggiungo»
In quel momento Holmes con il suo bastone tocco il gradino traballante e fece cadere il signor Wilson. Watson di scatto lo fermò per non fargli sbattere la testa e in quello stesso momento uscì la signorina Wilson.
Watson«Se vuole dei soldi se li vada a guadagnare dopo essere uscito dalla prigione per aver ucciso sua moglie e per tentato omicidio di sua figlia».
Dopo l’accaduto tornarono a casa e Holmes disse ridendo«Caro Watson,ora può smettere di avere quella faccia da pesce lesso e di avere gli occhi a cuoricino».





           Antonina colella 2^E

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